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Chi siamo

Da oltre venti anni insegnante e istruttore di scuola guida per il conseguimento delle patenti di tutte le categorie, con l’introduzione della  norma che disciplina la qualificazione iniziale e la formazione periodica dei conducenti di alcuni veicoli adibiti al trasporto di passeggeri e di merci con  la direttiva 2003/59/CE del Parlamento europeo, ho conseguito l’idoneità professionale per l’accesso  alla professione di autotrasportatore di merci e persone per conto di terzi in campo nazionale ed internazionale. 

A seguito delle idoneità acquisite, sono diventato esperto in materia di organizzazione aziendale con particolare riguardo alle imprese di autotrasporto, per poter essere docente di corsi per il rilascio, rinnovo e recupero punti della carta di qualificazione del conducente.

Per completare la preparazione specifica nel campo dell’autotrasporto, ho conseguito la qualifica di Consulente per la Sicurezza dei Trasporti di Merci Pericolose (Direttiva 96/35/CE) per tutte le classi di rischio, figura necessaria per tutte le imprese che caricano, scaricano, imballano e trasportano merci pericolose.

Svolgendo il compito di Consulente ADR modalità stradale e ferrovia per diverse aziende di autotrasporto, l’esperienza acquisita nel campo della docenza si è arricchita con il contatto diretto della gestione del trasporto di merci pericolose.

Responsabile Tecnico Gestore Rifiuti per le categorie 1 - 4 - 5 - 10, si tratta di un ruolo non riconducibile né all’istituto della delega di funzioni (delegato) né ad una figura di supporto all’imprenditore (come quella dell’RSPP): è una figura tipica della normativa rifiuti oggi vigente che non ha pari con altri soggetti aziendali.
 
Il suo compito è quello di svolgere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte dell’impresa e di vigilare sulla corretta applicazione della normativa di riferimento.
 
La presenza del Responsabile Tecnico in azienda è una delle condizioni necessarie a quest’ultima per essere iscritta regolarmente all’Albo Gestori Ambientali (articolo 10, comma 4, del Regolamento).

Il rapporto continuo con le aziende di autotrasporto, ha fatto emergere sempre più preponderante la necessità di chiarimenti ed approfondimenti sul corretto uso del cronotachigrafo, tempi di guida e di riposo, riposo giornaliero, settimanale e mensile. L’intreccio tra la normativa europea e quella italiana ha reso particolarmente articolati gli obblighi in capo agli autisti, sia che questi operino per conto proprio che per conto terzi.

E così ho deciso di organizzare dei corsi specifici per l’uso del tachigrafo, che contempla approfondimenti sulla normativa che è complessa ed articolata, decisamente difficile per gli autisti, le aziende e gli stessi gestori dei trasporti.

Nei corsi di guida ecologica affrontiamo l’argomento del risparmio energetico e conseguente riduzione delle emissioni inquinanti.

Proprio sulla riduzioni delle emissioni nocive, l’Europa ha, da diversi anni, emesso una serie di Direttive che hanno obbligato le industrie petrolifere a raffinare i propri prodotti con parametri tali da ridurre o eliminare del tutto gli agenti altamente tossici usati come additivanti delle benzine e del gasolio. La quasi eliminazione del piombo dalla benzina, utilizzato per aumentare il potere antidetonante della stessa, ad esempio, ha comportato la progettazione di veicoli con motori a scoppio capaci di funzionare con le cosiddette benzine verdi – senza piombo.  Le case costruttrici di veicoli a motore sono state quindi costrette ad investire ingenti risorse finanziarie nella ricerca e nella sperimentazione. Siamo così giunti, nel giro di non molti anni, ai motori Euro 6 sempre meno inquinanti e montati su veicoli a sempre maggiore tecnologia.

A questo punto occorre porsi una domanda: il conducente ha modificato in qualche modo la sua tecnica di guida per adeguarsi a tutta questa ridondante tecnologia?

La risposta a questa domande è sicuramente un no secco.

Potrebbe apparire strano, ma è così. Nonostante una serie di Direttive Europee già recepite in Italia che imporrebbero una formazione degli autisti professionali di veicoli commerciali, nulla, sinora, è stato fatto.

La guida ecologica, comporta una vera e propria tecnica di guida ed una buona conoscenza della componentistica del proprio veicolo  al fine di ottenere il miglior sfruttamento possibile della tecnologia di cui la stessa è dotata ed ottenere così sino al 15% di consumo in meno di carburante che si traduce in minore inquinamento atmosferico. Basti pensare ad un’azienda pubblica o privata di autotrasporto che possegga 300 veicoli commerciali che, attualmente, consumano circa 1.000 litri. di carburante al mese per ciascun mezzo. Significa un consumo complessivo di 300.000 lt. di carburante al mese e di 3.600.00 litri di carburante all’anno. Se tutti gli autisti di quell’azienda fossero formati ed adottassero una corretta tecnica di guida ecologica si potrebbe ridurre quel consumo di almeno il 10% pari a 360.00 litri di gasolio che si tradurrebbe in un risparmio economico di oltre 580.000 euro.

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